Vetrini sono una serie di quattro stampe lambda su alluminio. Le fotografie, pur mantenendo una propria indipendenza formale, si rendono anche testimoni di altrettante sculture realizzate attraverso la sedimentazione della polvere su alcune mensole di vetro adibite all’esposizione di una collezione di piccoli oggetti.
La scultura diviene effimera, una breve apparizione che rivela la presenza di sagome misteriose, quasi organiche.
Per questo ho deciso di chiamare questa serie di lavori Vetrini: non soltanto perché il supporto utilizzato è lo stesso dei vetrini da microscopio usati per le analisi di laboratorio, ma anche per il fatto che l’osservazione non può protrarsi nel tempo, ma è possibile soltanto durante il ‘ciclo biologico’ della scultura.