31 Marzo

Faraway (so close)

faraway (so close)

L’installazione ha una forma scarna ed essenziale, che si rifà al mondo industriale. E’ costituita da un tavolo di ferro, sul quale sono inserite due pulegge ed una catena motorizzate. Sulle pulegge gira una lama di carta, mentre sulla catena sono fissati alcuni supporti cilindrici che servono per sostenere in verticale dei fiori. La catena si muove lentamente e inesorabilmente verso la lama di carta, conducendo un fiore dopo l’altro verso la decapitazione e, quindi, verso un’inevitabile omologazione.
All’entrata della mostra viene distribuito un fiore reciso ad ogni visitatore, il quale sarà chiamato a interagire con l’installazione, partecipando in tal modo al processo creativo-distruttivo. L’opera invita lo spettatore a osservare la tensione tra ordine e disgregazione e a prendere parte a una dinamica implacabile ma esteticamente poetica, stimolando una riflessione sul controllo e l’ineluttabilità, sulla separazione fisica ed emotiva.

title

Faraway (so close)

Date

2021

medium

tavolo in alluminio, motori elettrici, lama di carta, fiori

Size

cm 200X120X90

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5 Novembre

#WideOpenYourself

#WideOpenYourself, ideato per “La città intorno”, il grande progetto di rigenerazione urbana del Quartiere Adriano di Milano nel 2017, mira alla riappropriazione dello spazio pubblico e della storia dei luoghi attraverso la creazione di percorsi, punti di osservazione e stazioni gioco.
Lo spazio urbano è stato disseminato di frasi celebri di scrittori, filosofi e artisti; inoltre, in aree specifiche del quartiere, sono state disegnati a terra dei veri e propri campi di gioco. Per ciascun intervento sono stati utilizzati pittura stradale e una finitura fotocatalitica in grado di abbattere e trasformare gli agenti inquinanti e tossici in sostanze innocue.
È stata realizzata anche un’audiomappa grazie alla quale è possibile ascoltare le frasi lette dall’attrice Antonella Ruggiero.
L’uso dell’hashtag permetterà al progetto di continuare a svilupparsi anche sul web, creando un ponte tra dimensione fisica e virtuale, tra opera e spettatore. Il “giocatore-visitatore”, potrà documentare la propria interazione con l’installazione, ma anche suggerire nuovi itinerari, sguardi e azioni,
#WideOpenYourself si configura come un dispositivo aperto, che invita lo spettatore a esplorare una dimensione intima del sé, attraverso un’esperienza collettiva e al tempo stesso personale; a partecipare alla costruzione di un’opera fluida e in costante trasformazione.

IL PERCORSO

Sono stati individuati alcuni luoghi particolarmente significativi che costituiranno le tappe del percorso ideale per (ri)scoprire il quartiere, le sue origini, il gioco e le relazioni:

– Piazza Costantino, area dell’ex-municipio di Crescenzago, dove comincia il quartiere Adriano che si sviluppa a nord lungo la via omonima
– Area dismessa dell’ex Magneti-Marelli, in via Adriano 60
– il Bacino idrico, lungo la Via privata Vipiteno
– L’ex rifugio antiaereo, ora inglobato nella zona commerciale
– l’area verde in zona Via Tremelloni ang. Via Tognazzi

title

#WideOpenYourself

Date

2017

medium

pittura stradale, finitura fotocatalitica

Size

Dimensioni variabili

audiomappa

PIAZZA COSTANTINO

VIA ADRIANO 60

VIA PRIVATA VIPITENO

VIA TREMELLONI

credit: Antonella Ruggiero

via tremelloni angolo via tognazzi

stazioni di gioco

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13 Luglio

Encountering the stranger

encountering the stranger

Encountering the stranger è il risultato di una performance che ha avuto luogo durante la quattordicesima edizione di Cenaconme. [per saperne di più] La frase d’ispirazione scelta per la serata recitava: “lo spazio pubblico è un posto dove incontrare l’altro, se vuoi che succeda” ed io ho scelto di interpretarla “collezionando” le strette di mano degli sconosciuti che hanno deciso di entrare in relazione con me: ognuno di loro ha intinto la propria mano nel colore, per poi lasciarne l’impronta sul guanto bianco che io indossavo.
In cambio ho regalato ad ogni partecipante un “piccolo pezzetto di me”: un cartoncino che riportava una frase di una cosa che amo e di una che detesto e l’impronta delle mie labbra. [vedi l’opera “amo/detesto”]
“Encountering the Stranger” esplora dunque il tema dell’alterità, del confronto con l’ignoto e della possibilità di costruire relazioni attraverso gesti simbolici. Il progetto invita lo spettatore a riflettere su ciò che significa essere aperti al diverso, sia in senso fisico che emotivo. Questo lavoro favorisce un coinvolgimento diretto, offrendo un’esperienza che non è solo osservativa ma anche trasformativa. Ogni incontro diventa un evento unico e irripetibile, come il concetto stesso di “straniero”, che permette di aprire uno spazio d’incontro e di riflessione.

title

Encountering the stranger

Date

13 luglio 2017

medium

Guanti di cotone, pittura atossica

Size

Dimensioni variabili

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4 Aprile

Amo / Detesto

amo / detesto

Amo / Detesto si compone di 110 cartoncini firmati con l’impronta delle mie labbra che rivelano cose da me amate o detestate.
Durante la performance Encountering the stranger, ad ogni persona che ha deciso di entrare in relazione con me è stato consegnato uno degli esemplari che compongono il lavoro, diventando così un’opera “diffusa”. [vedi dettaglio Encountering the stranger]

title

Amo / Detesto

Date

2017

medium

Inchiostro e rossetto su carta

Size

Edizione in 110 esemplari

cm 14,8×10,5 cadauno

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30 Marzo

Il sogno puo’ bastare

il sogno può bastare

Per fare un prato occorrono un trifoglio e un’ape,
Un trifoglio, e un’ape,
E il sogno.
Il sogno solamente basterà,
Se le api sono poche.

– Emily Dickinson –

Una piccola zolla di prato di trifoglio bianco scappa dall’osservatore che si avvicina troppo. Si allontana quel tanto che basta per essere ancora lì, colto nella sua apparenza, nella sua idea, ma non completamente disponibile. Il sogno può bastare vuole offrire uno spunto di riflessione sul rapporto oggetto/immagine e sulla potenza dell’immaginazione quando essa non è mediata dalla mente. L’oggetto è necessario per creare la realtà, ma non è sufficiente. E’il sogno, inteso come intuizione, ad essere indispensabile: esso è infatti lo strumento che ci offre la possibilità di gettare uno spiraglio di luce su quella misteriosa zona d’ombra al confine tra ciò che esiste dentro e fuori di noi.

title

Il sogno può bastare

Date

2015

medium

robot, metacrilato nero e trasparente, prato

Size

Cm 40x40x20

watch video

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30 Marzo

As within so without – serie

as within so without – serie

Questa serie si compone di scatti fotografici che catturano l’aura di determinati luoghi, persone, oggetti e situazioni. L’aura è definita come un’emanazione luminosa di energia, normalmente invisibile ad occhio nudo. La sua esistenza, seppur non dimostrata scientificamente, è riconosciuta fin dai tempi degli antichi egizi ed è stata spesso raffigurata nell’arte come una corona dorata intorno a personaggi di particolare carisma o santità.

Con questo lavoro ho inteso indagare un aspetto non manifesto della realtà che ci circonda, legato alle emozioni e agli stati d’animo con cui ci accostiamo ad essa e di cui essa stessa è emanazione. Il titolo della serie, As within so without, mutuato dalla seconda legge ermetica dell’analogia o della corrispondenza (Come sopra, cosi sotto – come sotto, cosi sopra. Come dentro, cosi fuori – come fuori, cosi dentro. Come nel grande, cosi nel piccolo.), richiama il fatto che per ogni cosa che esiste, c’è una corrispondenza ad ogni livello di coscienza. Questo significa che è possibile riconoscere il grande nel piccolo ed il piccolo nel grande e che la nostra esteriorità si presenta a noi, come rispecchiamento del nostro mondo interiore.

As within so without #1

Questi scatti sono stati presentati per la prima volta in occasione della mia mostra personale “Potenziale Immanifesto”, nel luglio 2015.

Title

As within so without #1

Date

2015

Medium

foto digitali, cornici in acrilico magnetiche

Size

cm 11,5×15 ciascuna

As within so without #2

Questo lavoro è stato realizzato in occasione di Cenaconme – cap12 LA CAMERA CHIARA “Il modo migliore per predire il futuro è inventarlo”, che ha avuto luogo a Milano, in Piazza Leonardo da Vinci il 7 luglio 2016.

Title

As within so without #2

Date

2016

Medium

foto digitali

Size

cm 11,5×15 ciascuna

As within so without #3

La serie si compone di 26 scatti di altrettante fotografie che si trovano sul Muro degli Eroi, presso il Museo Casa del Terrore a Budapest. Le persone ritratte sono solo alcune delle migliaia di vittime della resistenza all’occupazione sovietica del 1956 e delle successive ritorsioni del regime comunista.

Title

As within so without #3

Date

2016

Medium

foto digitali

Size

cm 11,5×15 ciascuna

As within so without #4

E pensavo dondolato dal vagone, cara amica il tempo prende, il tempo dà. Noi corriamo sempre in una direzione ma qual sia e che senso abbia chi lo sa? Restano i sogni senza tempo, le impressioni di un momento, le luci nel buio di case intraviste da un treno. Siamo qualcosa che non resta, frasi vuote nella testa, e il cuore di simboli pieno.

– Francesco Guccini –

Title

As within so without #4

Date

2015-2016

Medium

foto digitali

Size

cm 11,5×15 ciascuna

As within so without #5

Com’è difficile staccarsi dai luoghi. Per quanta attenzione facciamo, ci trattengono. E lasciamo pezzetti di noi stessi sui paletti delle staccionate, piccoli stracci e brandelli della nostra vita.

– Katherine Mansfield –

Title

As within so without #5

Date

2015-2016

Medium

foto digitali

Size

cm 11,5×15 ciascuna

As within so without #6

I nonluoghi, come ci ricorda Marc Augé, sono incentrati solamente sul presente e sono altamente rappresentativi della nostra epoca, che è caratterizzata dalla precarietà assoluta, dalla provvisorietà, dal transito e dal passaggio e da un individualismo solitario. Le persone transitano nei nonluoghi ma nessuno vi abita.
Ecco, io cerco ciò che resta di questo passaggio.

Title

As within so without #6

Date

2015-2016

Medium

foto digitali

Size

cm 11,5×15 ciascuna

As within so without #7

Ho raccolto qui alcune aure di persone. Molte sono state colte nelle loro occupazioni quotidiane, talvolta inconsapevolmente, o durante occasioni particolari, come cene, eventi, etc.; altre invece hanno deciso di farsi ritrarre durante il periodo di apertura della mia mostra personale “Potenziale Immanifesto”, tra luglio e ottobre 2015.

Title

As within so without #7

Date

2015-2016

Medium

foto digitali

Size

cm 11,5×15 ciascuna

As within so without #8

Questo lavoro è frutto della collaborazione con il compositore Umberto Bombardelli, che nel 2016 mi ha chiesto di realizzare la copertina del suo album monografico “Aura”, edito da EMA Vinci L&C nel 2018. Ho deciso così di fotografare i suoi spartiti manoscritti per cercare di coglierne una diversa “essenza”.

Title

As within so without #8

Date

2016

Medium

foto digitali

Size

cm 11,5×15 ciascuna

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29 Marzo

Specchi – serie

specchi – serie

La serie Specchi rappresenta un elemento fondamentale della mia poetica e della ricerca che sto portando avanti negli ultimi anni, poiché esplora con grande forza concettuale e visiva temi per me centrali come la percezione, la riflessione e l’interazione tra spazio, opera e spettatore. Lo specchio, per la sua caratteristica di restituire l’immagine riflessa, è da sempre e in tutte le culture oggetto di fascinazione e di meditazione. Tutto ciò che è atto a mostrare noi stessi a noi stessi ci induce a due differenti comportamenti: ritrarci o restare. Lo specchio ci ‘fa riflettere’, è un ‘luogo’, più interiore che fisico, che si può attraversare ed esplorare. Ci ricorda che gli occhi, strumento umano di indagine del sensibile, sono anche ciò che consente di scrutare ‘l’oltre’, sono ‘specchio dell’anima’, il tramite, cioè, fra esteriorità ed interiorità.
Tutti i lavori di questa serie sono differenti per dimensioni, forma e frase incisa sullo specchio, ma ciò che li accomuna è il loro potenziale evocativo e relazionale. Ogni specchio invita lo spettatore a partecipare a un dialogo visivo e poetico, in cui l’immagine riflessa non è mai definitiva, ma si trasforma in relazione al luogo, allo sguardo di ognuno. Gli specchi diventano superfici di transito, frammenti di una topografia personale che si espande e si ridefinisce nell’esperienza condivisa.

Be / Believe #2

Riposi nella forte convinzione della tua esistenza personale e nell’istinto della persistenza di quell’esistenza che è così forte in te come nella maggior parte degli uomini.

A me questo non importa. Che la mia personalità sia la cosa più sicura che conosco, potrebbe essere vero.

– T. H. Huxley –

Title

Be / Believe #2

Date

2023

Medium

Specchio acidato, cornice, pastello oro

Size

cm 23×29

What you resist persists

Ciò a cui opponi resistenza persiste. Ciò che accetti può essere cambiato.

– Carl Gustav Jung –

Title

What you resists persists

Date

2023

Medium

Specchio acidato, cornice, pastello oro

Size

cm 19×26

I am because we are

In Africa there is a concept known as “ubuntu” – the profound sense that we are human only through the humanity of others; that if we are to accomplish anything in this world it will in equal measure be due to the work and achievement of others.

– Nelson Mandela –

Title

I am because we are

Date

2022

Medium

Specchio fumé rosa gold acidato

Size

cm 40

Be / Believe #1

You rest in your strong conviction of your personal existence, and in the instinct of the persistence of that existence which is so strong in you as in most men. To me this is as nothing. That my personality is the surest thing I know–may be true.

– T. H. Huxley –

Title

Be / Believe #1

Date

2023

Medium

Specchio acidato, cornice, pastello oro

Size

cm 15×20,5

Riguardati / Ti riguarda

Title

Riguardati / Ti riguarda

Date

2022

Medium

Specchio acidato, pastello oro

Size

cm 15,5×9

Hider or seeker

Title

Hider or seeker

Date

2022

Medium

Specchio acidato, pastello oro

Size

cm 15,5×9

Lonely me / Only me

L’unicità non è isolamento, e non è il contrario della solitudine: è uno stato dell’essere in cui non ci sono più esperienze né nozioni.

– Jiddi Krishnamurti –

Title

Lonely me / Only me

Date

2022

Medium

Specchio acidato, carboncino

Size

cm 18×24

True / False

Al centro dello specchio, due parole, TRUE e FALSE, sono precedute da piccole caselle da spuntare, che evocano l’estetica dei moduli da compilare. Chi si specchia è chiamato a riflettere non solo sulla propria immagine, ma anche sulla propria essenza e su come questa venga percepita dagli altri. True/False” crea un campo di tensione in cui cercare di conciliare superficie e profondità, verità e apparenza, suggerendo che il giudizio non è mai completamente chiaro o oggettivo.

Date

2022

Medium

Specchio acidato, cornice bianca

Size

cm 23×32

Making the darkness conscious #2

One does not become enlightened by imagining figures of light, but by making the darkness conscious.

– Carl Jung –

Title

Making the darkness conscious #2

Date

2022

Medium

Specchio acidato fumé gold

Size

cm 40

Nowhere / Now here

[…] un ateo in salotto aveva scritto la frase: “Dio non é da nessuna parte (nowhere)”. Un giorno il suo bambino si mise a leggerla, ma “nowhere” era una parola troppo lunga. Per cui la divise in due: “Dio è qui ora”, (‘now here’)[…]

Nel qui e ora non troverai Dio, ma qualcosa di più grande: troverai un’essenza divina.

– Osho –

Date

2022

Medium

Specchio acidato, cornice bianca

Size

cm 23×32

Making the darkness conscious #1

Non si raggiunge l’illuminazione immaginando figure di luce, ma portando alla coscienza l’oscurità interiore. Chi guarda fuori sogna, chi guarda dentro si sveglia.

– Carl Jung –

Title

Making the darkness conscious #1

Date

2022

Medium

Specchio acidato fumé

Size

cm 40

Remember who you wanted to be / Be who you want to be

Title

Remember who you wanted to be / Be who you want to be

Date

2022

Medium

Specchio acidato, cornice bianca

Size

cm 23×32

Here to be

Here to be invita ad un incontro con se stessi, ad una pausa di consapevolezza nell’attimo presente; esprime il concetto di esistenza incondizionata, senza la necessità di giustificarsi attraverso le azioni o i successi: siamo già completi nel nostro essere, senza dover fare nulla per meritarci la nostra presenza nel mondo.

Title

Here to be

Date

2022

Medium

Specchio acidato, cornice bianca

Size

cm 15×20,5

Resistere o reesistere

Per vivere con onore bisogna struggersi, turbarsi,
battersi, sbagliare, ricominciare da capo e buttar via tutto,
e di nuovo ricominciare a lottare e perdere eternamente.
La calma è una vigliaccheria dell’anima.

– Lev Tolstoj –

Title

Resistere o reesistere

Date

2022

Medium

Specchio acidato, pastello oro

Size

cm 21×28

Just do nothing / It is impossible

JUST DO IT / NOTHING IS IMPOSSIBLE

(dittico)

Date

2022

Medium

Specchi acidati, cornici bianche

Size

cm 46×32

pieno di sé o pieno di se

Pieno di sé o pieno di se / Pieno di se o pieno di sé ci invita a riflettere sulla scelta di approccio che ognuno di noi compie ogni volta che guarda il mondo, quella cioè tra realtà o finzione o tra verità o vanità.

Title

Pieno di sé o pieno di se

Date

2017

Medium

Specchio, cornice dorata, smalto

Size

pieno di sé o pieno di se / pieno di se o pieno di sé

(dittico)

Date

2015

Medium

Specchi acidati e smaltati, cornici

Size

cm 18,2×25,3×1,5 cadauno

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24 Marzo

la verita’ in tasca

la verità in tasca

La verità in tasca è un’installazione che si compone di centinaia di disegni eseguiti con la tecnica del frottage. Ogni disegno raffigura la chiave di casa di una persona che ha deciso di entrare in relazione con l’artista. Il titolo dell’opera La verità in tasca, fa riferimento ad un aneddoto che riguarda Albert Einstein e la sua visione della verità:

«Se non esistesse la verità», disse Einstein «queste chiavi mi servirebbero a ben poco: tutt’al più ci potrei giocherellare. Ma grazie a Dio la verità esiste ed è tale che, una volta che l’abbiamo conosciuta, non si può essere ciechi rispetto al fatto di conoscerla. Dunque noi possiamo sapere quando raggiungiamo la verità, perché la verità, come amo dire, è ciò che sopporta la verifica dell’esperienza. E la verità di queste chiavi, da me verificata attraverso numerose esperienze, è che aprono la porta di casa mia, sulla qual cosa sono pronto e disposto a scommetterci la testa… Sperando che mia moglie, nel frattempo, non abbia fatto cambiare la serratura.»

In questo caso, però, l’arte è ciò che serve a mettere in dubbio la verità: nessuna delle chiavi potrà più aprire alcuna porta, poiché la relazione tra disegno e oggetto si perde nella vaghezza della tecnica utilizzata e diviene puramente metaforica. L’opera fa leva sulla valenza simbolica ed intima che le chiavi di casa hanno per ognuno e sulla predisposizione, o meno, di mettere in discussione le proprie certezze e di andare incontro all’altro, al diverso, allo sconosciuto.

title

La verità in tasca

Date

2014-2015

medium

Pastello a cera su carta

Size

Dimensioni variabili

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23 Marzo

Potenziale Immanifesto

potenziale immanifesto

prima che il seme di loto diventi un fiore
deve passare attraverso il fango
quel fango è il mondo

Questa edizione di 100 è stata realizzata in occasione dell’omonima mostra che ha avuto luogo nel 2015 presso la Galleria Ciocca di Milano. [Per saperne di più]

Il seme del loto non germoglia nella terra.
È un nocciolo duro ricoperto di una scorza spessa, apparentemente impenetrabile.
Non basta che sia gettato nell’acqua per schiudersi: ha bisogno di essere scalfito. Per questo si radica più facilmente nell’acqua paludosa e nel fango, perché i residui che la mota trascina battono colpi continui contro il seme, provocandogli trafitture simili a ferite.
Il seme non piange, non si lamenta. Non muore. Non perde coraggio e non smarrisce il suo obiettivo. Può restare nel fango senza aprirsi per dieci settimane, conservando intatta la propria vitalità. Alcune leggende, vogliono che semi di loto siano rimasti ritenuti per migliaia di anni prima di sbocciare.
Se si trova nell’acqua pulita, il seme di loto dovrà sbattere più e più volte contro rocce e sassi, trascinato dalle correnti, prima di provocarsi la ferita che possa consentirgli di germogliare.
Una volta aperto, il piccolo seme riesce a trarre dall’acqua tutto il suo nutrimento. Se l’acqua è torbida, esso cresce ugualmente rigoglioso: nulla può la sporcizia, niente distoglie il loto dalla sua natura splendida e così trasforma ogni scarto in alimento, divenendo sempre più forte e convertendo ciò che è immondo per tutti in un’opportunità di crescita buona. [fonte: La storia del fior di loto]

title

Potenziale Immanifesto

Date

2015

medium

scatoline in acetato, semi di fior di loto, istruzioni

Size

Cm 5x5x5

Edizione di 100

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6 Aprile

I numeri sono poetici

i numeri sono poetici

La matematica è una forma di poesia che trascende la poesia nel momento in cui proclama una verità; una forma di ragionamento che trascende il ragionamento nel momento in cui vuole estrarre la verità che ha proclamato; una forma di azione, di comportamento rituale, che non trova pienezza nell’atto ma deve proclamare ed elaborare una forma poetica di verità.

– Bochner, The Role of Mathematics in the Rise of Science –

I numeri sono poetici è stata realizzata per la prima edizione del progetto “A ciascuno il suo” della Galleria Ciocca Arte Contemporanea di Milano. [Per saperne di più]

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